nuova radio!!?^!?!

SCUSATE MA LA SIAE E' UGUALE PER TUTTI !!!!  O NO ? ;D

SI PARLA DI DIRITTO D'AUTORE O DI PETTINARE LE BAMBOLE !!!

MI SEMBRA CHE QUI LA COSA VI SIA SFUGGITA DI MANO


BUONA SERATA

PLATIMUN      W L'ITALIA

Io rimango delle mie idee e cioè :
1) la SIae si paga ;
2) la Scf si paga (tra l'altro ora si paga meno!) ;
3) i cd devono essere bollinati Siae ed originali ;
4) i brani musicali inseriti nei server devono essere grabbati da cd originali.

Ogni altra discussione e/o interpretazione a modo nostro delle leggi è pretestuosa e fuorviante, perchè altrimenti non si spiega come mai esistono radio che questi doveri li assolvono pienamente e sono soggette a multe e controlli periodici.
E siccome in 27 anni ne ho viste tante (e non solo "lette" su internet)....io mi metto a rispettare queste indicazioni, non a discuterle.
E come me tanti colleghi professionisti....

la cosa più simpatica che alla fine si casca sempre sul "professionisti". In tutto sto professionismo, però non si riesce a rispondere ad una semplice domanda: "dov'è scritto?". Divertente.

Radio Incontro se ho capito la tua  ;D , lollo ha ragione, le webradio sono divise in 3 tipologie: commerciali, comunitarie e personali senza scopo di lucro. Hanno 3 distinti meccanismi di calcolo per i diritti, a memoria, le personali senza scopo di lucro pagano 280 euro l'anno per 1 canale entro 30 ascoltatori contemporanei. Oltre i 30 si passa a poco oltre i 400 euro.
Le webradio, a differenza delle "normali", hanno limitazioni all'uso del repertorio...

PS: Fabry, i bollini li prendi solo se devi "commercializzare" o comunque distribuire un SUPPORTO, è per questo che siamo "sotto processo" in Europa dove abbiamo scoperto che il governo italiano non ha mai comunicato questa "regola tecnica" rendendola di fatto, illegittima, perché mai formalmente nata.
L'accesso alla riproduzione per gli scopi legati all'attività oggetto della licenza, sono stabiliti dalla legge e dal contratto SIAE stesso. La legge e la stessa siae, dicono che il bollino in quel caso non si appone.
E' tutto scritto senza ombra di dubbio.   

Dal sito SIAE:
Non sono infine soggetti a vidimazione né a dichiarazione sostitutiva ai sensi dell’art. 7 dello stesso  DPCM 11 luglio 2001 N. 338  i supporti che le emittenti radiofoniche o televisive, nel rispetto dei diritti d’autore e dei diritti connessi, realizzano per finalità esclusivamente di carattere tecnico o comunque funzionale alla propria attività di diffusione radiotelevisiva, salvo che tali supporti siano destinati al commercio o ceduti in uso a qualunque titolo a terzi a fine di lucro.

DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2003, n. 68: "ATTUAZIONE DELLA DIRETTIVA 2001/29/CE SULL'ARMONIZZAZIONE DI TALUNI ASPETTI DEL DIRITTO D'AUTORE E DEI DIRITTI CONNESSI NELLA SOCIETA' DELL'INFORMAZIONE".
Art. 4

  1. L'articolo 55 della legge 22 aprile 1941, n. 633, è sostituito dal seguente:
  "Art. 55 - 1. Senza pregiudizio dei diritti dell'autore sulla radiodiffusione della sua opera, l'ente esercente è autorizzato a registrare su disco, o su altro supporto, l'opera stessa, al fine della sua radiodiffusione differita per necessità orarie o tecniche, purché la registrazione suddetta sia, dopo l'uso, distrutta o resa inservibile.
  2. E' consentita la conservazione in archivi ufficiali delle registrazioni di cui al comma 1 che abbiano un eccezionale carattere documentario, senza possibilità di ulteriore utilizzazione a fini economici o commerciali salva, per quest'ultima, l'autorizzazione dell'autore dell'opera e dei titolari di diritti connessi".

Se posso dire anche io la mia, direi innanzitutto che la normativa è una, ma la sua applicazione differisce a seconda che si applichi al web o alla FM.
Credo che i motivi siano sostanzialmente da ricercare nelle varie polemiche -giuste o meno non mi interessa- a proposito di condivisione di musica attraverso il web e di messa a disposizione del pubblico attraverso il web.
Un criterio unico -che auspico venga adottato- potrebbe essere quello di fare come quando si va nei cinema, anche loro soggeti alla Siae. Nel senso che si potrebbe applicare una piccola tassa su ogni ascoltatore certificato (da ingressi web o indagini d'ascolto).
Bollini e altre cose del genere riguardano con molta evidenza solo chi commercia supporti, programmi, spot o qualsiasi altra cosa che al suo interno contiene musica protetta da diritti d'autore.
Credo che a far più male al settore della diffusione musicale, via web o FM non importa, siano forse le associazioni che in sede di tavolo di trattative, chissà perchè non riescono a fare gli interessi dei loro associati.
E' valido il vecchio adagio secono cui "chi fa da sè, fa per tre". Ma come scriveva qualcuno, W L'ITALIA, perchè questo è un paese come quello dei balocchi del Pinocchio di collodiana memoria, in cui tutti si dicono esperti e professionisti, ma poi all'atto pratico non sembra che facciano nulla per combattere seriamente gli abusi che si nascondono dietro il diritto d'autore.
E non voglio fare polemica, sia chiaro. Se no mi chiederei e vi chiederi come mai se nella mia radio passo i dischi del mio gruppo, iscritto alla Siae, dalla Siae non mi arriva nulla... ma forse è un altro discorso.

sono d'accordo con te, paroliere ed anch'io non so quale sia la ragione per cui le web radio debbano subire questo "trattamento di (s)favore", altro non posso pensare se non all'ignoranza, quella stessa che porta personaggi come elton john a fare le dichiarazioni che ha fatto qualche settimana fa a proposito della chiusura del web.
Vabbé il personaggio è quello che è, resta .. ehm incomprensibile il suo merchandaing on line con tanto di mutande e neanche a buon mercato.

Non so se è tema da civile o forse da antitrus, so che un precedente forse analogo esiste e non favorevole alla SIAE, se ne discuterà con esperti. A settembre, comunque se ne parlerà ancora più diffusamente, speriamo di raccogliere interesse e sostegno.

grazie.... ragà do un okkiata sul sito della siae

E' valido il vecchio adagio secono cui "chi fa da sè, fa per tre". Ma come scriveva qualcuno, W L'ITALIA, perchè questo è un paese come quello dei balocchi del Pinocchio di collodiana memoria, in cui tutti si dicono esperti e professionisti, ma poi all'atto pratico non sembra che facciano nulla per combattere seriamente gli abusi che si nascondono dietro il diritto d'autore.

ma se ci fate caso l'italia è cosi in tutto dalla politica al lavoro passando per l'amministrazione.. siamo derisi da tutto il mondo oggi più che mai.. c'è bisogno di una bella pulita.. secondo me a proprio ragione il buon beppe grillo un bel vaffanculo day ci vuole...

A parte il merchandising di Elton John, io credo che chiunque abbia il diritto di esprimere il proprio pensiero, dunque anche lui può con tutta evidenza dichiararsi a favore della chiusura del web. Poi ciascuno fa le sue riflessioni. La tua è quella simpatica delle sue mutande, la mia è più semplicemente che anzichè chiudere il web lo hanno raddoppiato (ora esiste anche il www2) 
La Siae comunque credo rimanga lei stessa vittima della ambiguità che regna nella LDA (Legge sul Diritto d'Autore). Infatti è stata oggetto di procedimenti (persi) con cui [glow=red,2,300]detentori di diritti connessi [/glow] si sono visti riconoscere le proprie ragioni dalla Giustizia, e la signorina Siae ha dovuto sborsare un pò di soldini.
A settembre partiranno con molta probabilità anche altre azioni da parte di alcune radio per lo stesso motivo, visto il precedente.
Credo che Settembre sarà un bel mese...
Ciao a voi.

sarebbe interessante sapere a quale precedente ti riferisci, personalmente ne conosco molti di questi casi specifici sul diritto connesso ma erano tutti produttori fonografici. Di casi su radio non ne conosco, se puoi darci un link al riferimento
Nei casi che ho ricordato, però, la vittoria è un po' una di quelle da definire di "Pirro" per molto motivi, vuoi perché viene evidenziata con chiarezza il rapporto tra siae e produttori (quelli grandi, di grandi associazioni) vuoi perché ed è scritto sulle sentenze, vista l'indefinibilità dell'ammontare dei diritti, la corte a stabilito dei, chiamiamoli, "rimborsi forfettari" (poche decine di migliaia di euro). A conti fatti alla SIAE continua a convenire anche perché così conserva la sua posizione.
Spero vada tutto bene ma, personalmente, su questo tema sono molto scettico.

Saranno anche forfettari ma "poche diecine di migliaia di euro" dimostrano che la Siae non è solo delegata alla riscossione di tutti i diritti compresi quelli connessi, ma anche al pagamento dei medesimi nei confronti degli aventi diritto. E poi, quand'anche fosse una vittoria di Pirro, io credo che a quelle "qualche diecina di migliaia di euro" io credo che molte radio ci metterebbero firma, ma Pirro o meno, la Siae ne è già uscita sconfitta. Dispiace ?

certamente paroliere, se lo dici a me sfondi un portone 10x10 aperto, la SIAE riscuote i proventi derivanti dalle licenze come quelle delle radio appunto, le quali contengono formalmente entrambi i diritti, quelli d'autore e quelli articolo 73 (anche se però ormai quasi nessuno utilizza direttamente i supporti dei produttori). La SIAE, quindi, trattiene a se la propria gestione quelli d'autore e consegna ai produttori i connessi per il pagamento agli aventi (loro) diritto.
Questo lo so ma non sono certo io che mi emoziono ogni volta che sento parlare di SCF e delle loro fantomatiche licenze per la radiodiffusione o il webcasting.
No che non  dispiace ma non è quello che dovrebbe essere, e poi ci dovrebbero spiegare quali rapporti intercorrono con SCf se mai ci fossero.

Scusa se ti correggo. La Siae riscuote (e quindi deve pagare) anche i diritti di cui all'art. 79 della LDA. Tutto qui.

L'art. 79 della LDA parla di potere esclusivo, parla di potere autorizzatorio non di diritto a compensi a seguito di utilizzi.
E' analogo all'art72, nel 79 tu radio hai il potere esclusivo di autorizzare gli usi delle tue emissioni in tutte le forme descritte(fatti salvi i diritti di tutti gli altri, non ti puoi cioè vendere una trasmissione che contiene musiche tutelate senza averne il permesso da chi di dovere).
Il compenso per questi usi te lo stabilisci tu con chi autorizzi perché è una trattativa privata, per cui se a me dai il permesso di ritrasmettere le tue fissazioni, ad esempio, stabiliremo  insieme l'ammontare del diritto, la SIAE non c'entra.
C'entra invece all'art. 73 dove, come leggi, a differenza è scritto che il produttore ha diritto ad un compenso per l'uso del suo prodotto. Salvo diversi accordi tra le parti, la misura del compenso è stabilita con decreto dal Governo. Sono 2 questioni differenti.
Se comunque, riuscissi a farci leggere il precedente a cui hai accennato, io potrei magari correggere i miei errori interpretativi, qualora vi fossero, e sarebbe per tutti comunque più chiara la questione art. 79