Che fine hanno fatto le webradio personali???

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09/11/2010 11:47 - 09/11/2010 12:23 #52179 da Morpheus
Cercherò di relazionarvi molto brevemente sulla chiacchierata avuta ieri sera con persona esperta di questioni contrattuali, abbiamo esaminato cioè il contratto di licenza proposto dalla SIAE per le webradio.

Il contratto è, molto in generale, piuttosto lacunoso, contiene tutta una serie di clausole capestro che difficilmente possono essere rispettate. Alcune di queste sono poi, così scritte male che non si riesce neppure a capirne il senso. A mero titolo d'esempio, provate infatti a rispettare il punto 17.9 (ma è solo uno dei tanti), se ne siete capaci.
Il contratto poi, non contiene nessuna possibilità di recesso o di rimborso, se nel corso dell'anno la SIAE effettuasse cambiamenti.

Ci sono poi un serie di refusi dovuti ai vari aggiornamenti (manca per esempio l'art. 21 citato di rimando ma non esistente. Ed anche altri) ma sono cose di poco conto, nel senso che in una ipotetica revisione finale, sono errori che debbono essre corretti. E' una contratto di licenza, molto sperimentale a voler essere buoni.
Non entro però nei dettagli così "chi ci legge" dovrà lavorare per suo conto ma i punti "bizzarri" sono davvero tanti.

Per quanto riguarda esclusivamente le "web radio personali senza scopo di lucro", il contratto è inaccettabile perché pensato e tagliato per chi, invece, fa  quell'attività in senso imprenditoriale.

L'idea perciò è quella di scrivere una proposta di contratto staccata da questa della SIAE ed esclusivamente pensata per le "personali".
Per fare ciò si potrebbe (sarebbe meglio) costituire un'associazione di sole webradio personali con un numero almeno iniziale di 50 associati. Una quota sociale piccola (10? 50 euro ?) per le spese di rappresentanza (commercialista e avvocato).
L'associazione insieme all'avvocato, perciò porterà in sede di discussione presso la SIAE, quella proposta di contratto  ad hoc.

Come primi punti principali della proposta ci potrebbero essere
a) Una tariffa più adeguata al carettere amatoriale dell'attività
b) Eventuale ripristino di scaglioni tariffari modulati sul numero di ascoltatopri contemporanei
c) eliminazione dei report e/o di ogni altra forma di elenco tipo "programmi musicali".
d) altri punti da indicare

Se davvero vogliamo portare avanti questa cosa, è naturale che più siamo meglio è. Perciò fatevi sentire e date massima pubblicità

il gruppo webradioinitalia su yahoo è sempre attivo... Avanti!
Ultima Modifica 09/11/2010 12:23 da .

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  • homer
09/11/2010 12:19 #52180 da homer
Benfatto Morph.
Eccomi. Ne mancano 49 ;)

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09/11/2010 13:00 #52181 da Paolo F.
Anche se molto incasinato, confermo. -48

Per iscriversi al gruppo mandate una email a webradioinitalia-subscribe@yahoogroups.com con il nome usato nel forum di MB, il nome della webradio e il link al sito.

Saluti, Paolo

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09/11/2010 16:02 #52184 da
-47 ci sono anch'io

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  • Dj Fabbry T
09/11/2010 18:41 #52189 da Dj Fabbry T
Risposta da Dj Fabbry T al topic Re: Che fine hanno fatto le webradio personali???
- 46.. presente!

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10/11/2010 18:19 - 10/11/2010 18:23 #52219 da Paolo F.
Inizia la battaglia.

Arrivato in questo momento il rinnovo... lettera di rinnovo e la possibilità di recedere. Fanno un rimando al modello AWR nuovo ultimo pubblicato.

Ecco il testo

SOCIETÀ ITALIANA degli AUTORI ed EDITORI (S.I.A.E.)

DIREZIONE GENERALE

Roma,
UFFICIO MULTIMEDIALITÀ

Prot.

SPETT.LE

Oggetto: LICENZA Web Radio N.

Gentili Signori,

come sapete, la Vostra Licenza Web Radio scade il 31 dicembre 2010. Rispetto alla Licenza da Voi sottoscritta,
sono stati recentemente introdotti alcuni aggiornamenti, allo scopo di tenere conto dei cambiamenti nel frattempo
sopravvenuti nella tecnologia trasmissiva e nel settore specifico delle web radio. Alcune modifiche al testo sono
puramente redazionali e talune di esse sono meri chiarimenti o adeguamenti alla normativa generale e/o alle
prassi correnti nel settore. E' utile rammentare, inoltre, che le tariffe delle web radio sono ferme dal momento
dell'introduzione della Licenza AWR nel 2004, senza adeguamenti nemmeno parziali.

Le tariffe delle web radio personali sono state modificate. La precedente tariffa, infatti, rifletteva un
atteggiamento di favore legato ad una tecnologia trasmissiva in fase di lancio, per la quale esistevano rilevanti
limitazioni di ordine tecnico ed economico. A distanza di oltre sei anni dall'introduzione della Licenza AWR, la
situazione tecnologica è profondamente cambiata e il settore presenta caratteristiche molto diverse da quelle
iniziali. Per tali motivi, è stata abolita la categoria tariffaria delle web radio fino a 30 ascoltatori in contemporanea
e la nuova tariffa annuale per tutte le web radio personali è pari a 480 Euro IVA inclusa.

In virtù dei suoi obblighi di legge, la SIAE è tenuta a praticare la parità di trattamento a tutti i licenziatari che si
trovino nelle stesse condizioni oggettive ed è quindi ora necessario l'allineamento di tutte le licenze attive nel
settore coperto dalla Licenza Web Radio.

Il nuovo testo di Licenza, in vigore a partire dal 1° gennaio 2011, è scaricabile dal sito della SIAE
www.siae.it, e precisamente da www.siae.it/documents/multimedialita_modello_AWR.pdf?56496 . Vi
chiediamo quindi di prendere visione della nuova licenza che, a partire dal prossimo 1° gennaio 2011, sostituisce
quella di cui siete titolari.

Potrete eventualmente esercitare il diritto di recesso dal contratto comunicandolo entro il 30 novembre prossimo
all'Ufficio Multimedialità della SIAE, Viale della Letteratura, 30 - 00144, ROMA , anche via fax al n. 06 5990 2041.
In tal caso la licenza avrà termine il 31 dicembre 2010 e, a partire da tale data, ogni utilizzo di opere musicali
tutelate dalla SIAE sarà abusivo e come tale perseguibile ai sensi della Legge sul Diritto d'Autore n. 633/1941.

Cordiali saluti.

Il Direttore


Saluti. Paolo F.

Ultima Modifica 10/11/2010 18:23 da .

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10/11/2010 19:11 #52223 da Morpheus
interessante questo passaggio

In virtù dei suoi obblighi di legge, la SIAE è tenuta a praticare la parità di trattamento a tutti i licenziatari che si
trovino nelle stesse condizioni oggettive ed è quindi ora necessario l'allineamento di tutte le licenze attive nel
settore coperto dalla Licenza Web Radio.


Segno che le convenzioni di favore per le "radio associate" non potevano essere fatte?

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  • Autore
10/11/2010 19:51 #52225 da

interessante questo passaggio

In virtù dei suoi obblighi di legge, la SIAE è tenuta a praticare la parità di trattamento a tutti i licenziatari che si
trovino nelle stesse condizioni oggettive ed è quindi ora necessario l'allineamento di tutte le licenze attive nel
settore coperto dalla Licenza Web Radio.


Segno che le convenzioni di favore per le "radio associate" non potevano essere fatte?


No Morpheus,

segno che i contratti "in adesione" devono essere per forza uguali per tutti.

Il fatto è che la Siae non può fornire un contratto unico "a cui adire" ma uno "da contrattare" in quanto ha già sottoscritto contratti differenti con soggetti diversi.

Poi le varie associazioni, i vari soggetti, ecc. possono cercare di spuntare le migliori condizioni.

I Restanti sono quelli che pagano il massimo richiesto.

Certo che a qualcuno fa comodo quello che sta succedendo per poi poter dire : I nostri associati avranno uno sconto del 30% sul contratto con Tizio o Caio.

Buona serata

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11/11/2010 08:22 - 11/11/2010 08:30 #52239 da Morpheus
Ho capito PaneL anche se non sono convinto, posso sbagliare ma debbo convincermi :)

Prendo come esempio, un fatto accaduto molto anni fa nel mondo delle discoteche... La condizione oggettiva (ritengo) in cui si trovano tutte le discoteche è quella di dovere  accedere obbligatoriamente ad un Permesso o contratto con la SIAe quale ente monopolista per la "pubblica esecuzione con strumento meccanico o dal vivo. Le discoteche, ai tempi si dividevano grossolanamente tra due associazioni di categoria: uno il SILB, legato alla FIPE e all'ASCOM  l'altro alla FIEPET, quest'ultima chiedeva l'intervento dell'AGCM per valutare un abuso di posizione dominante (art. 3 lettera c) della SIAE nell'applicare diverse condizioni contrattuali relativamente al compenso integrativo.

Il compenso integrativo si calcola sul prezzo del biglietto moltiplicato per la capienza del singolo locale diviso 100. Il moltiplicatore massimo è 10 e perciò tutte le discoteche con numero pari o superiore a 1000, pagano la stessa cifra

La SIAE perciò, differenziava il compenso sulla base di accordi tra le varie associaizioni di categoria.

Qui il dettaglio di quelle differenze:

22. L'accordo tra la SIAE ed il FIPE-SILB e le successive integrazioni, oltre ad indicare le modalità di
applicazione dei compensi dovuti a titolo di diritto d'autore, reca le seguenti ulteriori previsioni:
a) il compenso integrativo dovuto a copertura dei biglietti omaggio e calcolato in via forfettaria (vedi
sub 10) consente ai gestori di utilizzare un quantitativo massimo di biglietti omaggio pari al 20% della
capienza del locale. Per i biglietti omaggio rilasciati oltre al suddetto limite percentuale, è dovuto il
pagamento del compenso del diritto di esecuzione musica nella stessa misura prevista per i biglietti a
pagamento, con l'esenzione per i primi 25 biglietti, a prescindere dalla capienza del locale;
b) a garanzia dei regolari pagamenti dei compensi per diritti d'autore, al gestore può essere richiesto,
dall'Agente SIAE, un deposito cauzionale infruttifero in contanti. Per i gestori associati alla FIPE-SILB, tale
deposito può essere sostituito con una fideiussione, fornita dalla stessa organizzazione, a titolo di garanzia
collettiva;
c) in ragione della collaborazione prestata alla SIAE dall'associazione, è prevista per i gestori di sale da
ballo associati una riduzione del compenso integrativo la cui entità viene commisurata al numero di aderenti
all'associazione. Gli scaglioni di riduzione sono stati rivisti nell'integrazione all'accordo FIPE-SILB/SIAE del
dicembre 1990. Dal 1991 i gestori associati alla FIPE-SILB hanno diritto ad una riduzione pari al 50%,
essendo il numero dichiarato di aderenti a detta associazione superiore alle 2.500 unità; precedentemente
all'integrazione del dicembre 1990 essi ottenevano uno sconto del 30%.
La forma della garanzia collettiva di cui al precedente punto b) è stata successivamente rivista,
concordando la costituzione di un fondo in contanti presso la SIAE nella misura di 50 milioni di lire, nonché
il rilascio di una fideiussione nella misura di 30 milioni di lire, a garanzia del regolare versamento dei tributi e
dei diritti d'autore da parte dei gestori di sale da ballo. Pertanto, attualmente FIPE-SILB si impegna ad
assolvere gli obblighi nei confronti della SIAE per conto dei gestori di sale da ballo fino ad un limite massimo
di 300 milioni all'anno e comunque nel limite massimo di 40 milioni di lire per ciascun locale gestito da ogni
singolo associato.
Dalla documentazione fornita dalla SIAE in data 15 marzo 1995, risulta che dal 1991 all'agosto 1994
si sono verificate annualmente in media 56-58 inadempienze da parte di gestori di locali da ballo, con
l'eccezione del 1993, anno in cui le inadempienze sono state 118. A fronte di tali inadempienze è stata attivata
la garanzia collettiva fornita dal FIPE-SILB per un ammontare complessivo di 300,8 milioni di lire.
23. Il testo dell'accordo tra la SIAE ed il FIEPET è uguale al precedente, tranne che per i punti a) e c).
Con riferimento al primo profilo, il compenso integrativo dovuto corrisponde ad un quantitativo di biglietti
omaggio pari al 10%, anziché al 20% della capienza del locale e comunque con un limite massimo di 150
biglietti; per i locali aventi capienza sino a 200 posti il compenso integrativo copre fino a 30 biglietti
omaggio. Con riferimento al secondo profilo, inoltre, i gestori associati al FIEPET hanno diritto ad uno
sconto del 30%, anziché del 50% sul compenso integrativo, poiché detta associazione ha un numero
dichiarato di aderenti inferiore alle 2.500 unità.
E' da rilevare infine che la FIEPET dal 1993 non fornisce alcuna forma di garanzia collettiva.



L'AGCM riteneva che tale comportamento fosse abusivo:

2) che il comportamento tenuto dalla SIAE consistente nell'applicare, ai gestori di locali da ballo
iscritti alle diverse associazioni di categoria, differenti condizioni contrattuali, relativamente al compenso
integrativo, per prestazioni per le quali non risultano comprovate le differenze, costituisce una violazione
dell'articolo 3, lettera c), della legge n. 287/90;
3) che la SIAE presenti, entro il termine di centottanta giorni dalla data di notificazione del presente
provvedimento, una relazione sulle misure adottate al fine di cessare i comportamenti abusivi accertati.


Naturalmente, tutte le discoteche pagano la stessa percentuale di tariffa (intorno 10%) per l'utilizzo dei diritti, la differenza esistono tra il "mezzo meccanico" e dal vivo"... e mi pare che queste si possano ben considerare "condizioni oggettive".

Nel mondo delle webradio, non so se siano previste compensi integrativo o minimi garantiti, certo non esistono per le personali che pagano una quota forfettaria unica, in un'unica soluzione ma, al di là di ciò, come si può discriminare condizioni di favore solo perché sei o non sei associato a questa o quella rappresentanza?

Ultima Modifica 11/11/2010 08:30 da .

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11/11/2010 10:06 #52248 da
Ciao Morpheus,

non è nello specifico di un contratto che devi cercare la risposta ma nelle norme generali.

Esempio di contratto in adesione: quello RCA. Infatti la legge stabilisce che deve essere stipulato per forza e mette i paletti che non si possono in alcun modo modificare ( massimali, ecc.) e l'unico modo per il contraente è aderire a quello della società più conveniente economicamente parlando.

Tralasciando la mancanza di concorrenza in tema di tutela del diritto d'autore e presupponendo che in futuro non ci sarà qualche intervento in tal senso, si potrebbe pensare che anche il contratto con la SIAE sia in adesione per tutti coloro che vogliono utilizzarne il repertorio e quindi accettare quanto viene richiesto con il contratto.

Per fortuna ci sono la Rai, Mediaset, ecc. :o

Infatti il contratto in adesione ha come obbligo che deve essere unico per tutti coloro che vi aderiscono.  8)

Avendo la SIAE sottoscritto contratti diversi con soggetti diversi e obbligata a contrattare con tutti coloro che vogliono utilizzare il loro repertorio.
Per assurdo anche una sola webradio potrebbe spuntare un contratto migliore se la SIAE ci sta. :D

E' altrettanto vero che la SIAE tratta solo con i grandi e le associazioni  >:( ma non è detto che un soggetto più "smalizziato legalmente" non riesca a spuntare un contratto migliorativo.

Tutto questo naturalmente non può essere discusso in sede locale ma a livello di sede regionale se non centrale della SIAE.

Naturalmente se "qualcuno" conosce un avvocato che va a trattare con la SIAE direttamente in sede centrale come se fosse un legale della Rai o Mediaset, sa anche che il gioco potrebbe non valere la candela (sempre economicamente parlando) a meno che non sia un suo parente. ;D ;)
Questo è anche il motivo che ha fatto proliferare le associazioni in fm. Pagano tanti per pagare meno ma non mi esprimo sui vari contratti che alcuni fanno stipulare. :-X

Visto che con il contratto web è aumentato in modo spropositato, l'unica associazione valida sarà quella che farà scontare il contratto fino alla stessa cifra dell'anno scorso.
Aumenti di cento a fronte di sconti di 30 non sono successi ma logiche di mercato già collaudate, spacciate per successi e contrattazioni.

A presto.

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11/11/2010 10:55 - 11/11/2010 11:21 #52250 da Morpheus
anzitutto grazie PaneL per la pazienza con la quale cerchi di spiegare le cose e su cui non si può che convenire, la questione però cred sia diversa.

La SIAE ci dice che per legge ha dei doveri, istituzionali aggiungerei, per i quali non può decidere "ad minc...."  ;D per esempio se la legge dice che la tariffa per l'utilizzazione dei diritti d'autore è del 10% (la SIAE propone ma è il governo con la legge che stabilisce l'ammontare), suo dovere è che tutti i soggetti in condizioni oggettive uguali paghino la stessa identica percentuale.

Una webradio perciò paga il 10% (prendendo l'esempio) a prescindere che essa sia associata o meno. Non a caso l'AGCM ci ha detto che pratiche come quelle viste sopra sono abusive preché creano "scompensi concorrenziali" tra soggetti impegnati nella stessa attività. A maggior ragione, la sottolineatura dell'AGCM quando nota che la SIAE, per effetto di queste condizioni scorrette, incassa meno dal SILB rispetto alla FIEPET. E questa era quella condizione di sfavore non tollerabile. A condizioni oggettive uguali, la FIEPET risultava essere svantaggiata.

In questo senso avevo inteso la frase " In virtù dei suoi obblighi di legge, la SIAE è tenuta a praticare la parità di trattamento..."

Tutto ciò a meno che non si dica e può certo essere, che quel compenso forfettario non sia compreso nei "compiti istituzionali" della SIAE ma sia accessorio, secondario, visto il carattere non lucrativo, hobbistico sostanzialmente, di quel particolare webcasting. Non si capisce allora che ci hanno fatto le personali dentro un contratto totalmente "commerciale".

Ha ragione il "mio" avvocato, allora quando nota che le personali non possono sottostare allo stesso regime delle commerciali e non solo perché, effettivamente, parlare di concorrenza in campo hobbistico è... strano. Ecco perché, giustamente serve un contratto completamente staccato da questo proposto dalla SIAE e che forse deve essere visto come un contratto rivolto al consumatore (alla persona fisica) con le conseguenze del caso... okkey ma questo è un altro discorso.

Grazie PaneL
Ultima Modifica 11/11/2010 11:21 da .

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  • Autore
11/11/2010 13:05 #52254 da
Ciao Morpheus,

per il fatto di aver stipulato diversi contratti con diversi soggetti la SIAE è obbligata a stipulare, contrattando tra le parti il contratto con chiunque voglia utilizzare il suo repertorio e vista la situazione per assurdo, potrebbe essere costretta a stipulare contratti diversi per ogni richiesta.

Naturalmente è più facile per Mediaset contrattare il dovuto che per una webradio personale ma dipende sempre da quello che si mette sul piatto.

Immagina un giudice che sentenzi a favore di una webradio quanti fastidi darebbe come precedente giurisprudenziale, è per questo che la SIAE fa accordi con le associazioni.
Ma, se mi permetti, è una presa per i fondelli se aumentano di 100 e poi dicono che gli associati XXX ricevono uno sconto di 30.

Come avrai notato, precedentemente avevo indicato te o Fabbry come punto di partenza dal basso di una nuova associazione e penso ancora di aver colto nel segno. Non avendo ancora deciso sulla trasmissione personale su una eventuale webradio (mi basta l' FM senza trasmissione in internet) non mi sono iscritto ma se deciderò di farlo sicuramente saro lieto di partecipare ad una'associazione senza residui di precedenti soloni (anche se poi in fondo potrei esserlo proprio io ma siccome a subire in sede giudiziaria sono stati sempre i grandi potrei essere scusato).

Qualcuno che mi legge si ricorderà che nel 2005 avevo spifferato delle voci circa "una concessione da pagare per le web radio commerciali sui 20.000,00". Se ne vociferava in sede di approvazione  del testo unito RTV ma poi è rimasto tutto in incubazione anche grazie al decreto Pisanu sulla banda larga che proprio in questi giorni è stato affossato.

Cavolo che tempistica con la SIAE?. 

Chi era quel politico che diceva : A pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca?


Forza ragazzi non arrendetevi come quasi tutti noi della FM dopo la 66/2001

Buon appetito

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